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Sicurezza stradale: in Veneto aumentano manomissioni cronotachigrafi

Scritto da Redazione

Un disco posto sotto allo sterzo, una sorta di scatola nera capace di registrare i dati dei mezzi. Velocità del veicolo, tempi di guida dell’autista e distanza percorsa devono essere obbligatoriamente registrati dal cronotachigrafo, una componente della strumentazione di bordo dei veicoli commerciali ed industriali circolanti nell’area Comunitaria Europea.

Un disco posto sotto allo sterzo, una sorta di scatola nera capace di registrare i dati dei mezzi. Velocità del veicolo, tempi di guida dell’autista e distanza percorsa devono essere obbligatoriamente registrati dal cronotachigrafo, una componente della strumentazione di bordo dei veicoli commerciali ed industriali circolanti nell’area Comunitaria Europea.
Analogico, e nei mezzi di nuova generazione nella versione digitale, però questa strumentazione può essere facilmente alterata e manomessa. Una tendenza questa che la Polizia Stradale ha rilevato essere in aumento.
In Veneto questa pratica ha portato nei soli primi due mesi dell’anno alla contestazione di ben 28 infrazioni, con l’elevazione di sanzioni pecuniarie superiore ai 36.euro e al ritiro di 24 patenti e alla decurtazione di 240 punti.

La polstrada definisce questo tipo di manomissioni come un vero e proprio attentato alla sicurezza. Ma cancellare e omettere i dati rappresenta anche un elemento di distorsione della concorrenza ai danni delle ditte di autotrasporto che rispettano invece le disposizioni vigenti.

Per questo il codice della strada oltre che a consistenti sanzioni pecuniarie (da un minimo di 841,00 euro ad un massimo, nei casi di manomissione di 6732,00 euro), prevede anche una serie di gravi sanzioni accessorie quali la sospensione o revoca della patente, il fermo del veicolo e, nei casi di recidiva, la sospensione della licenza o autorizzazione relativa al veicolo.

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