Cronaca

Aveva rapito un infermiera a Padova: arrestato tunisino

Scritto da Redazione

Rapina e sequestro di persona sono queste le accuse nei confronti di un tunisino arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Padova e ritenuto l’ autore del rapimento di una giovane infermiera. La donna era stata aggredita in prima serata, mentre andava a riprendere la macchina, terminato il turno di lavoro all’ospedale. In via San Massimo era stata aggredita da uno sconosciuto. L’aveva costretta a salire sul lato passeggeri della sua stessa auto, l’aveva legata con delle sciarpe e costretta a rimanere a testa bassa.

Rapina e sequestro di persona sono queste le accuse nei confronti di un tunisino arrestato dagli uomini della squadra mobile di padova e ritenuto l’ autore del rapimento di una giovane infermiera. La donna era stata aggredita in prima serata, mentre andava a riprendere la macchina,  terminato il turno di lavoro all’ospedale. In via San Massimo era stata aggredita da uno sconosciuto. L’aveva costretta a salire sul lato passeggeri della sua stessa auto, l’aveva legata con delle sciarpe e costretta a rimanere a testa bassa. L’uomo si era messo al volante, girando per la città. Voleva uno sportello bancomat, per prelevare i soldi della sua vittima. Solo per pura fortuna, arrivati nei pressi della Stanga e vedendo la manifestazione Corri per Padova, aveva desistito dal suo intento. In lontananza, aveva visto la polizia, e, quindi,  aveva abbandonato il posto di guida, lasciando la sua preda. A quel punto, l’infermiera aveva chiesto aiuto. Momenti di terrore che potevano anche sfociare in uno scenario diverso. L’uomo, infatti,  è il rapinatore seriale di prostitute, nonché autore di violenze sessuali. Tra febbraio e marzo aveva seminato il panico tra le donne che lavorano sulla strada. E’ lo stesso uomo che aveva rapinato una signora della macchina in via Trieste e con quell’auto andava dalle prostitute. Le indagini della mobile padovana, coordinate dal pm Giacomelli, sono state minuziose. Fondamentali per l’individuazione del rapinatore sono state le sciarpe con le quali l’infermiera era stata legata. Da una delle due è stato estratto il dna del criminale. I dati sono stati comparati con alcuni soggetti sospetti e, grazie anche ad un sommario identikit, rilasciato dalla donna, gli inquirenti sono arrivati al tunisino. Il 28 enne era già in carcere per la rapina della macchina, per le rapine e le violenze alle prostitute. Adesso,  nei suoi confronti si sono aggiunti rapina e sequestro di persona.

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