Cronaca

L’Aquila: Corruzione Post Terremoto, denunciato professionista veneto

Scritto da Redazione

Tangenti per potersi aggiudicare gli appalti post sisma

Tangenti per potersi aggiudicare gli appalti post sisma. È quanto portato alla luce dalla Squadra Mobile della Questura de L’Aquila che nelle scorse ore ha eseguito 4 misure cautelari in regime di arresti domiciliari nei confronti di attuali ed ex assessori e funzionari pubblici del Comune abruzzese.

A far partire le indagini i movimenti illeciti di un imprenditore 40enne di Bassano del Grappa presidente di un’azienda edile che attualmente risulta indagato. Secondo quanto accertato dagli investigatori il professionista vicentino avrebbe pagato 300 mila euro di tangenti ad amministratori locali aquilani in cambio dell’appalto per la costruzione di alcuni moduli abitativi provvisori.

L’inchiesta chiamata “Do ut Des” ha preso avvio nel novembre 2012 e ha permesso di portare alla luce un sistema di tangenti, ben radicato nel tempo e sul territorio, in cui la corruzione era la base per l’aggiudicazione di appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009. Alcuni degli indagati si sarebbero anche appropriati di oltre un milione di euro dopo aver contraffatto la documentazione contabile di alcuni pagamenti.

Le accuse per gli indagati, fra cui figura anche l’attuale vice sindaco del capoluogo Abruzzese, variano dal millantato credito a corruzione e da falsità materiale e ideologica ad appropriazione indebita.

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