La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia che a breve dovrà affrontare una riforma delle sue leggi. Perché fra tre mesi la sentenza di Strasburgo sarà definitiva e i genitori potranno scegliere il cognome da dare ai propri figli.
Niente più cognome paterno obbligatorio, se la coppia lo preferisce i pargoli potranno essere registrati all’anagrafe con quello della madre con buona pace dei nonni. Una regola valida per tutti, non solo per chi sulle spalle porta il fardello di un cognome imbarazzante, da cui ora potrà liberare la propria progenie.
I giudici di Strasburgo hanno bacchettato il nostro pese definendo la regola tutt’ora in vigore eccessivamente rigida e discriminatoria verso le donne e condannato l’Italia per avere violato il diritto di non discriminazione tra i coniugi in congiunzione con quello al rispetto della vita familiare e privata.
Ad innescare la vicenda una coppia di coniugi milanesi che si era vista rifiutare la richiesta di registrare all’anagrafe la figlia con il cognome della madre. Era il 1999 ora è arrivata la sentenza che cambierà per sempre un’antica abitudine italiana.
