Cronaca

Sfruttatore si Pente: Soldi illeciti donati ad associazione religiosa

Scritto da Redazione

Nel giro delle ragazze che assieme ad altri due connazionali faceva prostituire sulle strade trevigiane c’erano anche mogli e fidanzate

Nel giro delle ragazze che assieme ad altri due connazionali faceva prostituire sulle strade trevigiane c’erano anche mogli e fidanzate. 7 donne, tutte dell’Est Europa, costrette a lavorare fino ad avere anche sette rapporti per notte con i clienti adescati lungo la Pontebbana. Lui in particolare, romeno costretto su una sedia a rotelle, era il boss del gruppo. Secondo i Carabinieri, che hanno smantellato nel marzo del 2013 l’organizzazione, avrebbe gestito l’intero giro ricavando centinaia di migliaia di euro. Ma il carcere ha cambiato qualcosa.

A raccontarlo è l’edizione locale de “Il Gazzettino” secondo cui l’uomo si sarebbe pentito di quanto fatto, tanto da arrivare a mettere mano al portafogli. L’ex boss avrebbe così deciso di destinare una parte dei suoi ricavi illeciti, alcune migliaia di euro, ad un’associazione religiosa impegnata proprio nel recupero delle prostitute di strada.

Una scelta la sua che non è passata inosservata in sede di giudizio tanto da deporre a suo favore concorrendo all’accettazione da parte del Giudice della sua richiesta di patteggiamento. Il boss con il cuore dovrà ora scontare in cella 1 anno e sei mesi.

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