Cronaca

MINACCIANO MINORENNI PER DENARO: VENTENNI NEI GUAI

Scritto da Redazione

Sono accusati di estorsione aggravata e continuata nei confronti di due minorenni. Un’ accusa grave che diventa ancora più pesante se si guarda all’età dei tre ragazzi finiti sta mane agli arresti domiciliari. Il più piccolo ha 19anni, il più grande 21, il terzo 20. Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare i Carabinieri di Padova coordinati dal Pm padovano Sergio Dini. A far scattare l’indagine, partita in settembre, i racconti delle due vittime. I ragazzini dopo aver sopportato per mesi le vessazioni del gruppo non ce la fanno più e si sfogano con i genitori i quali preoccupati si rivolgono ai Carabinieri

Sono accusati di estorsione aggravata e continuata nei confronti di due minorenni. Un’ accusa grave che diventa ancora più pesante se si guarda all’età dei tre ragazzi finiti sta mane agli arresti domiciliari. Il più piccolo ha 19anni, il più grande 21,  il terzo 20. Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare i Carabinieri di Padova coordinati dal Pm padovano Sergio Dini. A far scattare l’indagine, partita in settembre, i racconti delle due vittime. I ragazzini dopo aver sopportato per mesi le vessazioni del gruppo non ce la fanno più e si sfogano con i genitori i quali preoccupati si rivolgono ai Carabinieri. Il quadro che emerge è serio: attraverso minacce verbali e violenze fisiche il gruppo ha costretto per mesi i minorenni a farsi consegnare somme di denaro comprese tra i da 500 a 1000 euro. Per ottenere le cifre i due ragazzini venivano perseguitati con prolungati appostamenti sotto le loro abitazioni, le minacce vengono addirittura scritte sui muri con bombolette spray , le vittime vengono spesso spinte e aggrediti verbalmente, in un’occasione uno dei due viene caricato a forza in macchina dove viene minacciato lontano da sguardi indiscreti.

Dopo alcuni mesi di indagine il gruppo viene smascherato. Due dei ragazzi ora agli arresti domiciliari sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine a maggio infatti  erano finiti in carcere assieme ad altri 8 giovani, accusati detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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