Cronaca

Truffa on-line: adescati in rete, filmati e ricattati

Non si è vergognato e questo l’ha aiutato ad uscire quasi del tutto incolume dal ricatto di una sexy adescatrice della rete. Un tunnel in cui quotidianamente cadono decine di uomini, in Italia, ma anche fuori confine. Ricatto però che non ha sortito l’effetto desiderato su un trevigiano che nonostante fosse finito all’angolo ha reagito prontamente raccontando l’intera storia alle forze dell’ordine.
L’uomo, un operaio, trentenne aveva conosciuto la ragazza in una social network, attraverso cui lo aveva adescato con una semplice richiesta di amicizia

Non si è vergognato e questo l’ha aiutato ad uscire quasi del tutto incolume dal ricatto di una sexy adescatrice della rete. Un tunnel in cui quotidianamente cadono decine di uomini, in Italia, ma anche fuori confine. Ricatto però che non ha sortito l’effetto desiderato su un trevigiano che nonostante fosse finito all’angolo ha reagito prontamente raccontando l’intera storia alle forze dell’ordine.
L’uomo, un operaio, trentenne aveva conosciuto la ragazza in una social network, attraverso cui lo aveva adescato con una semplice richiesta di amicizia. Una parola dopo l’altra fra i due il rapporto on-line diventa piccante e la giovane, le cui foto postante raccontano di un’avvenenza mozzafiato, lo invita conversare di fronte ad una web cam. Davanti alla telecamera del computer la loro amicizia virtuale diventa sempre più spinta fino ad arrivare a disinibiti spogliarelli. La richiesta arriva come nulla fosse: dopo aver mostrato le proprie grazie la bella giovane vuole vedere quelle dell’uomo. Ma lo spogliarello del trentenne viene registrato e scatta il ricatto. Mille euro oppure il video a luci rosse finisce su Youtube. E non è uno scherzo al giovane viene mandato un link con una anteprima del filmato e un titolo che nulla lascia all’immaginazione.
Il 30 enne, che non ha nessuna intenzione di pagare si rivolge alle autorità, grazie alle quali il video viene rimosso. Secondo gli investigatori quello del trevigiano non sarebbe un episodio isolato, dietro all’estorsione vi sarebbero gruppi organizzati di ragazze che hanno fatto di questa attività la loro entrata principale. L’inchiesta continua per risalire alla banda delle sexy-ricattatrici.

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Redazione