Le mamme dell’era tecnologica non telefonano più al pediatra . Per calmare dubbi e incertezze sulla salute dei propri figli accendono il computer e si collegano alla rete. A dirlo un’indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria (Sip), che conferma quanto la rete sia rosa.
Sono in tutto 135 milioni le donne europee che si connettono a internet e lo fanno mediamente per 11 ore al giorno. In testa alla classifica delle più tecnologiche le norvegesi ma le signore italiane sono quelle con il più alto tasso di crescita di utilizzo della rete (+25% dal 2008 al 2010). Quando si mettono davanti al computer lo fanno con uno scopo ben preciso, ossia cercare informazioni e risposte, ad interessarle di più la salute dei loro figli (40%) e la gravidanza (24%).
All’inizio del loro percorso informatico le navigatrici sono attratte da tutti i tipi di comunicazione dagli articoli alle immagini ai video, poi con il passare del tempo diventano sempre più pretenziose e alla forma preferiscono la sostanza. Messo da parte ciò che più colpisce le donne guardano al sodo e si interessano alle fonti, scartando le meno attendibili, e preferendo le divulgazioni scientifiche. Un trend confermato anche dagli addetti del settore secondo i quali il bisogn0o di informazione sui temi della salute e in particolare della salute dei propri figli sono in aumento in tutti i Paesi occidentali compresa l’Italia.
Informazioni scientifiche che hanno un grande impatto nella vita delle famiglie e per questo meritano una risposta adeguata anche attraverso il Web.
MAMME 2.0: IN RETE PER INFO SULLA SALUTE DEI FIGLI
Le mamme dell’era tecnologica non telefonano più al pediatra . Per calmare dubbi e incertezze sulla salute dei propri figli accendono il computer e si collegano alla rete. A dirlo un’indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria (Sip), che conferma quanto la rete sia rosa.
