Finito fuori stagione, cacciato da casa ,accusato di svilire le donne: il concorso di “Miss Italia” quest’anno ha rischiato di essere annullato. In passato c’era riuscito solo il secondo conflitto mondiale, poi dal 1946 nemmeno gli anni della contestazione e
del femminismo riuscirono nell’impresa. Forte più che mai il concorso, nato nel 1939 per pubblicizzare una marca di dentifricio ed eleggere “Miss Sorriso”, quest’anno riparte da Jesolo. La piazza Veneta infatti ospita il concorsone nazional popolare e oggi le finaliste si sono presentate posando per la foto ufficiale.
Un posa con il sorriso, ma anche con la polemica. Le 186 aspiranti miss infatti hanno indossato pantaloni della tuta e maglietta bianca sulla quale hanno scritto con un pennarello ‘Né nude né mute’.
Un risposta alla polemica innescata nei mesi passati sul ruolo delle miss in tivù anche da parte della terza carica dello Stato, Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati. “Siamo state costrette a subire rinvii e ritardi nello svolgimento di un evento che ci appartiene- ha spoegato in conferenza stampa Patrizia Mirigliani patron della manifestazione Noi donne abbiamo subito un’ingiustizia da parte di altre donne. Ma abbiamo saputo reagire e ora andiamo avanti”.
Secondo alcune indiscrezioni l’accordo fra Jesolo e Miss Italia prevedrebbe che la città veneta ospiti tre edizioni del concorso.
