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VENEZIA: VIA IL TORNELLO DALLA BASILICA DI SAN MARCO

È stato affidato ad una missiva il disappunto della Sovraintendenza ai beni artistici di Venezia. La lettera scritta dalla sopraintendente Renata Codello è stata ieri alla Curia. Motivo della discordia un tornello ovvero un sistema di controllo che permette il passaggio di una persona per volta o in una sola direzione. Insomma di quelli che si trovano agli ingressi di stadi e palazzetti dello sport, ma anche di supermercati. Il tornello in questione non è però uno di quelli qualsiasi: si tratta del pezzo sistemato all’entrata della Basilica di San Marco.

È stato affidato ad una missiva il disappunto della Sovraintendenza ai beni artistici di Venezia. La lettera scritta dalla sopraintendente Renata Codello è stata ieri alla Curia. Motivo della discordia un tornello ovvero un sistema di controllo che permette il passaggio di una persona per volta o in una sola direzione. Insomma di quelli che si trovano agli ingressi di stadi e palazzetti dello sport, ma anche di supermercati. Il tornello in questione non è però uno di quelli qualsiasi: si tratta del pezzo sistemato all’entrata della Basilica di San Marco. Per la sovraintendenza un vero scempio che deve essere rimosso.
Non si tratta solo di estetica, anche se il freddo acciaio deturpa la bellezza e la sacralità del luogo, il fulcro della questione è ben altro.
Se è vero che è necessario controllare il flusso delle centinaia di turisti che ogni giorno entrano a San Marco è anche vero che questo non è il modo giusto, scrive la sovraintendenza. Così infatti si rischia il deterioramento dei pavimenti bizantini in mosaico.
Insomma bellezza (del luogo) e gestione (dei turisti) devono trovare un compromesso.
Innanzitutto, secondo la sovraintendenza è necessario rimuovere il più presto possibile i tappeti di gomma per verificare che non abbiamo creato umidità e messo a rischio i preziosi mosaici. Dopo di che si debbono studiare le azioni necessarie per risolvere il problema della sostenibilità turistica dell’edificio.
Fra le ipotesi prese in considerazione anche l’introduzione di un biglietto d’accesso alla basilica: un euro salva bellezza.

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Redazione