Cronaca

Padova: presa banda specializzata nei furti in villa

Scritto da Redazione

Due mesi di intercettazioni, pedinamenti e appostamenti al termine dei quali due persone si trovano in carcere, mentre una terza è agli arresti domiciliari. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile padovana Michele Mille 45 anni Veneziano residente alla Guizza, Marino Bonaldo 61 anni residente nel quartiere Brusegana e Cristian Grasso 38enne di Albignasego facevano parte di una banda specializzata in furti di casseforti in ville di imprenditori. Il gruppo agiva entrando nelle abitazioni e smurando le casseforti dalle pareti, per poi portarle con sé all’interno di sacchetti particolarmente resistenti ed aprirle in un secondo momento in luoghi più sicuri.
Da tempo i poliziotti, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, seguivano gli spostamenti di Michele Mille.

Due mesi di intercettazioni, pedinamenti e appostamenti al termine dei quali due persone si trovano in carcere, mentre una terza è agli arresti domiciliari. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile padovana Michele Mille 45 anni Veneziano residente alla Guizza, Marino Bonaldo 61 anni residente nel quartiere Brusegana e Cristian Grasso 38enne di Albignasego facevano parte di una banda specializzata in furti di casseforti in ville di imprenditori. Il gruppo agiva entrando nelle abitazioni e smurando le casseforti dalle pareti, per poi portarle con sé all’interno di sacchetti particolarmente resistenti ed aprirle in un secondo momento in luoghi più sicuri.
Da tempo i poliziotti, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, seguivano gli spostamenti di Michele Mille. E grazie ad un microfono ambientale nascosto nella sua auto sono riusciti ad evitare il furto nella villa di un imprenditore di Pesaro durante il quale, il  gruppo non aveva escluso di arrivare addirittura al sequestro dell’uomo. Un controllo solo apparentemente casuale ha costretto i malviventi a cambiare zona e a scegliere la casa di un imprenditore di Saletto di Montaganna, nella provincia padovana, come nuovo obiettivo. È qui che la polizia, dopo un’intera giornata di appostamenti, è riuscita a sventare un nuovo colpo, quando due dei componenti della banda erano già entrati nell’abitazione dell’imprenditore. Sotto sequestro sono finiti gli attrezzi da scasso utilizzati dal gruppo, fra cui anche alcuni tubi contenti una sostanza in gel, ora al vaglio dei laboratori della scientifica, contanti, binocoli e numerosi telefoni cellulari. Alcuni punti però rimangono da chiarire primo fra tutti la capacità del gruppo di reperire informazioni su tutto il territorio nazionale rispetto agli obiettivi da scegliere
A fornire indicazioni,a volte in buona fede, sarebbero state in particolare alcune donne di origine straniera che frequentavano le case per lavoro o per amicizie particolari. Qualche chiacchiera con persone sbagliate avrebbe rivelato informazioni utili al gruppo. Il secondo aspetto su cui i gli investigatori devono ora indagare è il numero di colpi da attribuire ai tre e se il sodalizio criminale possa contare anche su altri componenti.

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