Cronaca

Padova:in ostaggio vicedirettore banca, arrestato rapinatore

Scritto da Redazione

Prima ha puntato il taglierino contro una delle cassiere poi contro la gola del vicedirettore della filiale. La paura nella sede della Banca Popolare di Vicenza di Corso Stati Uniti è scattata intorno alle 10 di questa mattina quando Concetto Ventimiglia 21 enne disoccupato originario di Catania ha varcato la bussola della banca con l’arma da taglio

Prima ha puntato il taglierino contro una delle cassiere poi contro la gola del vicedirettore della filiale. La paura nella sede della Banca Popolare di Vicenza di Corso Stati Uniti è scattata intorno alle 10 di questa mattina quando Concetto Ventimiglia 21 enne disoccupato originario di Catania ha varcato la bussola della banca con l’arma da taglio nascosta sotto alla manica della felpa.
Voleva i soldi e si è diretto verso una delle casse dove gli sono stati consegnati mille euro. Poi il giovane rapinatore ha cercato di guadagnarsi la fuga prendendo in ostaggio il vicedirettore della filiale. Qualche passo minacciando l’uomo, poi  la corsa a piedi prima lungo via Lisbona, poi di nuovo in Corso Stati Uniti. A spaventarlo il suono delle sirene delle volanti della polizia allertate da un passante che ha assistito, dall’esterno della banca, alla rapina.
Fondamentale per la cattura dell’uomo anche l’aiuto del direttore della filiale che ha seguito la fuga del rapinatore dalla finestre del suo ufficio ad uno piano alto della piccola palazzina. È stato lui ad indicare agli agenti di aver visto il 21enne entrare in una rivendita di gomme a poche decine di metri dalla banca
Il giovane si era nascosto dietro ad una pila di copertoni. All’interno di uno di essi aveva celato la refurtiva così come in un’altra gomma aveva infilato la felpa grigia con la quale qualche istante prima aveva commesso il colpo.
Gli agenti lo hanno trovato raggomitolato nel suo nascondiglio. Ora  il ventunenne deve rispondere dei reati di rapina aggravata e sequestro di persona. Gli accertamenti però, spiega la polizia non sono finiti, c’è ancora un aspetto da chiarire.

Dopo il suo arresto la squadra mobile di Catania ha perquisito la casa dove il giovane vive con la madre, in Sicilia. Nell’appartamento non è stato trovato nulla, e gli agenti della questura catanese hanno dovuto spiegare il motivo di quella visita alla madre del giovane che in lacrime è riuscita solo a spiegare che credeva che il figlio fosse in vacanza sul Lago di Garda.

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