Cronaca

PADOVA: GDF SEQUESTRA 95 MILA FARMACI E AMBULATORIO CLANDESTINO

Scritto da Redazione

L’indagine ha preso avvio da alcune confezioni di farmaci trovati in possesso di cittadini cinesi, medicinali privi di etichettatura in italiano e a volte senza nemmeno confezione. Da gennaio i militari della guardia di finanza padovana tenevano sotto stretta sorveglianza una coppia di cittadini cinesi residenti in un appartamento di Pontevigodarzere per capire il perché del grosso giro di spedizioni che ruotava intorno ai due conviventi.
Al momento del blitz dei finanzieri nella farmacia allestita al civico 7 di via Mameli, a pochi metri dalla stazione, erano stoccati 95 mila farmaci illegali.

L’indagine ha preso avvio da alcune confezioni di farmaci trovati in possesso di cittadini cinesi, medicinali privi di etichettatura in italiano e a volte senza nemmeno confezione. Da gennaio i militari della guardia di finanza padovana tenevano sotto stretta sorveglianza una coppia di cittadini cinesi residenti in un appartamento di Pontevigodarzere per capire il perché del grosso giro di spedizioni che ruotava intorno ai due conviventi.
Al momento del blitz dei finanzieri nella farmacia allestita al civico 7 di via Mameli, a pochi metri dalla stazione, erano stoccati 95 mila farmaci illegali. Ma la palazzina nascondeva molto di più. Se al terzo piano era stato allestito un ambulatorio al piano superiore vi era una vera e propria sala chirurgica. Nella clinica abusiva i finanzieri ritengono si siano svolti numerosi interventi riguardanti soprattutto interruzioni di gravidanza
Al momento del blitz nell’ambulatorio, destinato esclusivamente a cittadini cinesi, vi erano 4 persone fra cui una donna e un bimbo di 4 anni entrambi sottoposti ad emoterapia.
Rigorosi i protocolli di sicurezza pretesi dalla coppia di cinesi per poter accedere alla clinica. Una volta giunti sotto al palazzo i pazienti dovevano comporre un primo numero di telefono per avvertire del loro arrivo. Dovevano poi farsi riconoscere da una persona che si affacciava alla finestra. Una volta all’interno del palazzo vi era un secondo numero di telefono da digitare. L’ultimo codice per aver accesso alla struttura clandestina.
Sui farmaci somministrati nelle varie terapie sono in corso ulteriori analisi di laboratorio. Le indagini ora si stanno concentrando proprio sui pazienti sotto sequestro sono finite le cartelle cliniche di decine di cinesi

NEL SERVIZIO TG  INTERVISTA a capitano LUCA MODESTINO GELORMINO comandante compagnia Padova

L'autore

Redazione