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Scuola:record iscrizioni on-line

Sarà stata la comodità di potersi connettere direttamente dal divano di casa, sarà stata la curiosità di approcciarsi ad un sistema nuovo o forse la paura di
far perdere il posto fra i banchi al proprio figlio. Sta di fatto che l’iscrizione on-line all’anno scolastico 2013-2014 si è rivelata un vero boom.

Sarà stata la comodità di potersi connettere direttamente dal divano di casa, sarà stata la curiosità di approcciarsi ad un sistema nuovo o forse la paura di
far perdere il posto fra i banchi al proprio figlio. Sta di fatto che l’iscrizione on-line all’anno scolastico 2013-2014 si è rivelata un vero boom.

Dopo mezz’ora dall’attivazione erano già 1.500 le iscrizioni e alla
fine della giornata le domande sono risultate 23.179, di cui circa
15 mila già trasmesse alle scuole.

Portale dunque preso d’assalto, non senza qualche “inevitabile”
rallentamento durante la mattinata con conseguenti lamentele di
genitori rimbalzate, nemmeno a dirlo, su Twitter e Facebook.

Il sito che per la prima volta nella storia della scuola, consente
alle famiglie di effettuare le iscrizioni alle classi primarie,
secondarie di primo e secondo grado ha avuto 1.529.936 accessi,
con picchi notevoli, particolarmente tra le ore 8 e le ore 13.

Vietato però, spiegano al ministero, avere fretta. La procedura
on-line infatti rimarrà aperta fino al 28 febbraio, è possibile
operare 24 ore su 24, tutti i giorni, compresi il sabato e la
domenica. Attenzione: la data di presentazione della domanda
di iscrizione on line non rappresenta requisito di priorità
nell’accoglimento della stessa da parte della scuola.

Fortemente voluto dalla spending rewiew questo metodo che
coinvolge 1.700.000 studenti porterà al risparmio di circa 5

milioni di fogli di carta e 84.000 ore di lavoro delle segreterie
scolastiche che non devono più inserire a mano i dati dai moduli
cartacei.

E per chi non dispone di un collegamento internet in casa, ovvero
il 47% della popolazione, niente paura perché il ministero ha
previsto che le scuole, sia di provenienza sia di destinazione,
offrano un servizio di tutoraggio. E nemmeno la lingua
rappresenterà un problema visto che i moduli già in molte scuole
sono stati tradotti e sono ormai multilingue.

L'autore

Redazione