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Redditometro: operativo da marzo

Scritto da Redazione

Del nuovo redditometro, se ne parla dalla fine del 2011, ora è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ed è pronto per essere operativo da marzo. Con le oltre 100 voci di spesa, di cui alcune nuove rispetto alle versioni precedenti, come quella per i generi alimentari e l’abbigliamento, punta a scovare l’evasione, non solo quella dei grandi numeri. Il sistema verrà applicato anche alle famiglie , circa 40 milioni di contribuenti che, una volta pizzicati, dovranno giustificare le loro spese e dimostrare che non sono frutto di evasione fiscale.

Del nuovo redditometro, se ne parla dalla fine del 2011, ora è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ed è pronto per essere operativo da marzo. Con le oltre 100 voci di spesa, di cui alcune nuove rispetto alle versioni precedenti, come quella per i generi alimentari e l’abbigliamento, punta a scovare l’evasione, non solo quella dei grandi numeri. Il sistema verrà applicato anche alle famiglie ,  circa 40 milioni di contribuenti che, una volta pizzicati, dovranno giustificare le loro spese e dimostrare che non sono frutto di evasione fiscale.
La nascita era stata annunciata dal redditest, il software di autodiagnosi con cui ogni contribuente può verificare da solo se c’è congruità tra il reddito dichiarato e il tenore di vita.
Anche Serpico, il mega-computer dell’Agenzia delle Entrate, entrerà in funzione da marzo, e passerà al setaccio tantissimi dati presi dall’anagrafe tributaria, ma anche altre fonti, a partire dalle dichiarazioni del 2010, relative ai redditi 2009.
Se tra il reddito dichiarato e quello stimato in base agli indicatori di spesa risulta una differenza superiore al 20% scatta il controllo fiscale.
Il nuovo redditometro però, terrà conto delle diverse realtà territoriali e della composizione del nucleo familiare, ad esempio, l’acquisto di un minivan può essere una spesa di lusso per un single ma non per una famiglia numerosa.
Chi verrà trovato con qualche incongruenza, verrà invitato a giustificare il tutto, e questa è la faccenda più delicata di tutto il meccanismo, infatti l’obbligo di provare di non avere evaso spetta al contribuente, e se non ci riesce peggio per lui, dovrà dunque presentare tutti i giustificativi delle spese e spiegare, con documenti alla mano, da dove arrivano i soldi che le hanno rese possibili.

 

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