Cronaca

Morto in Nuova Zelanda:causa “ipotermia”

Scritto da Redazione

Lutto e dolore a Santa Giustina in Colle nel padovano, dopo la notizia della morte di Luca Ruffato. Il giovane padovano che ha trovato la morte in un lago in Nuova Zelanda era arrivato sul posto all’inizio di dicembre. Lì lavorava in un locale gestito da un connazionale. Era andato al lago per una gita in kayak ma non ha fatto più ritorno. Il corpo è stato trovato il giorno dopo, era riverso nell’acqua. Indossava il giubbotto di salvataggio. Secondo le prime ipotesi, ricostruite dagli investigatori e i medici che si sono occupati della salma, il decesso è avvenuto per ipotermia.

Lutto e dolore a Santa Giustina in Colle nel padovano, dopo la notizia della morte di Luca Ruffato. Il giovane padovano che ha trovato la morte in un lago in Nuova Zelanda era arrivato sul posto all’inizio di dicembre. Lì lavorava in un locale gestito da un connazionale. Era andato al lago per una gita in kayak ma non ha fatto più ritorno. Il corpo è stato trovato il giorno dopo, era riverso nell’acqua. Indossava il giubbotto di salvataggio. Secondo le prime ipotesi, ricostruite dagli investigatori e i  medici che si sono occupati della salma, il decesso è avvenuto per ipotermia. Quindi Luca sarebbe caduto in acqua e non trovando un riparo o un punto dove risalire dalle acque gelide, ha trovato la morte per il freddo. In queste ore sono in corso gli espletamenti burocratici, per il rientro della salma in patria. Il paese del padovano dove risiedeva, si è attivato per raccogliere fondi per le esequie. In prima fila il sindaco Federico Zanchin e il Presidente del Consiglio regionale veneto, Clodovaldo Ruffato, che risiede a poche centinaia di metri dai familiari del giovane.

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