Cronaca

PADOVA: SCOPERTO IN GHETTO L’APPARTAMENTO DELLA DROGA

Scritto da Redazione

Via San Martino e Solferino, civico 3: è da questo portone in ferro battuto che si accedeva all’appartamento della droga. Un immobile prestigioso nel cuore dell’antico ghetto di Padova ad un solo civico di distanza dalla Sinagoga. Non molto grande nella metratura, non molto luminoso, ma tenuto in ottime condizioni igieniche e considerato inestimabile, vista la posizione strategica, a pochi passi dalle piazze e dalla stazione.
Un appartamento così importante che ad accedervi poteva essere un’unica persona dai modi gentili e silenziosi tanto da non far mai insospettire gli altri condomini.

Via San Martino e Solferino, civico 3: è da questo portone in ferro battuto che si accedeva all’appartamento della droga. Un immobile prestigioso nel cuore dell’antico ghetto di Padova ad un solo civico di distanza dalla Sinagoga. Non molto grande nella metratura, non molto luminoso, ma tenuto in ottime condizioni igieniche e considerato inestimabile, vista la posizione strategica, a pochi passi dalle piazze e dalla stazione.
Un appartamento così importante che ad accedervi poteva essere un’unica persona dai modi gentili e silenziosi tanto da non far mai insospettire gli altri condomini.
Ed è stato pedinando l’unico abitante dell’appartamento che gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di stato di Padova hanno messo nel proprio palma res il sequestro di 5kg di eroina
A finire in manette Abdessalem Bounaouarra, tunisino classe 1984, più volte in passato riuscito a sottrarsi alla cattura, fino a lunedì sera, quando introno alle 22.00 è finito nel blitz della squadra mobile.
Addosso la polizia gli ha trovato 3 etti di eroina in sasso, pronta a rifornire altri pusher, che l’avrebbero poi tagliata per spacciarla al dettaglio.
Ma è nella scarpa del 28 enne che i poliziotti hanno fatto la scoperta più importante: la chiave dell’appartamento. In bella vista sul tavolo della cucina i 5 kg di eroina in sasso finita ora sotto sequestro così come l’immobile utilizzato come deposito della droga. La casa è stata affittata con regolare contratto da una donna italina. Sulla sua posizione come su quella di altri uomini tutti di nazionalità tunisina sono in corso accertamenti da parte della polizia così come nella mattinata sono scattate le perquisizioni all’interno di un altro appartamento ritenuto collegato con l’indagine.
In una distinta operazione. Ieri gli uomini della Questura hanno arrestato in piazzale stazione anche un cittadino iraniano. Addosso all’uomo sono stati rinvenuti due etti e mezzo di oppio
NEL SERVIZIO TG  L’INTERVISTA AL VICEQUESTORE AGGIUNTO MARCO CALì CAPO SQUADRA MOBILE PADOVA

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