Aggredita mentre andava a scuola. È la sconcertante storia di violenza raccontata questa mattina da una ragazzina 17enne ai sanitari dell’ospedale civile di Padova dove, assieme alla madre, la giovane è giunta per farsi medicare alcune ferite.
A loro fra l’angoscia ha raccontato della tentata violenza di cui è rimasta vittima.
I suoi aggressori avrebbero atteso che girasse loro le spalle per sbucare dal nulla e aggredirla mentre china stava chiudendo il lucchetto della bicicletta.
I due uomini con accento dell’est, i cappucci calcati in testa a coprirsi i volti, avrebbero cercato di toglierle i vestiti. Prima abbassandole i pantaloni poi cercando di sfilarle il giaccone.
A quell’ora, alle 6.30 del mattino, nessuno poteva intervenire in sua difesa, strade deserte e ancora pochissima luce.
Così la ragazzina si è difesa da sola scagliando la propria bici contro gli aggressori. Poi è riuscita salire a bordo dell’autobus da dove ha chiamato la madre.
A testimonianza di quanto accaduto sul suo volto un segno, lasciato da uno dei suoi aggressori, probabilmente con un anello. Addosso i segni della paura.
Tutte le mattine la diciassettenne percorre in bicicletta il tratto da casa fino al capolinea del autobus 18 a ponte di brenta. Da qui a bordo del mezzo pubblico raggiunge l’istituto superiore che frequenta in città. Per agire gli aggressori hanno atteso che si avvicinasse alla rastrelliera per legare la sua bicicletta.
È stato il personale del pronto soccorso di Padova ad allertare gli operatori di polizia presenti all’interno della struttura sanitaria e ora sulla vicenda della diciassettenne indaga la squadra mobile patavina.
