Cronaca

MONTAGNANA E RUBANO FRA I COMUNI TRUFFATI DELL’ICI

Scritto da Redazione

Ci sono anche i Comuni di Montagnana e Rubano fra quelli truffati dalla “Tributi Italia” la società genovese sui cui traffici sta indagando la guardia di finanza del capoluogo ligure.Secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri la società che esercitava la propria attività a livello nazionale, occupandosi della riscossione di tributi locali come ad esempio l’ICI, per 400 comuni d’Italia, si sarebbe macchiata di gravissime irregolarità gestionali

Ci sono anche i Comuni di Montagnana e Rubano fra quelli truffati dalla “Tributi Italia” la società genovese sui cui traffici sta indagando la guardia di finanza del capoluogo ligure.Secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri la società che esercitava la propria attività a livello nazionale, occupandosi della riscossione di tributi locali come ad esempio l’ICI, per 400 comuni d’Italia, si sarebbe macchiata di gravissime irregolarità gestionali.L’azienda infatti, una volta introitate le somme provenienti dalla riscossione tributaria, anziché riversarle agli enti a cui spettavano, le tratteneva sui propri conti correnti, appropriandosene indebitamente. I fondi, poi venivano distratti a beneficio del titolare dell’azienda.Alle prime ore dell’alba il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Genova ha dato esecuzione a cinque misure cautelari per altrettanti amministratori della Tributi Italia. In manette è finito Giusseppe Saggese, 52 enne di Rapallo, obbligo di dimora invece per gli altri 4 amministratori.Sequestrati beni e denaro nella disponibilità dell’impresa, per un valore complessivo di circa 9 milioni di euro.Gli approfondimenti investigativi, considerato il meccanismo attraverso il quale i fondi uscivano dalla società di riscossione, sono stati concentrati sulle operazioni con le “imprese collegate”, spesso documentate come consulenze o piani di riorganizzazione aziendale.Le attività d’indagine hanno consentito, sinora, di comprovare, in modo certo, l’avvenuta appropriazione di fondi per un ammontare di circa 20 milioni di euro. Nell’indagine risultano coinvolte altre 4 persone denunciate a piede libero e accusate di peculato e reati fiscali.

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