Cronaca

Strage Porto Viro: movente “vecchi rancori”

Scritto da Redazione

Rancori di vecchia data come movente della sparatoria. Sembra prendere sempre più piede l’ipotesi di vecchi dissapori alla base della follia omicida scatenatasi ieri nella stazione dei Carabinieri di Porto Viro. Incomprensioni, dunque, forse situazioni mai chiarite, ancora non si sono delineati agli inquirenti in maniera definita i contorni che hanno portato Renato Addario, 50 anni, appuntato dei Carabinieri ad impugnare la beretta d’ordinanza e a fare fuoco. 3 colpi, tutti alla testa. Il primo destinato al maresciallo Antonio Zingale 49 anni, comandante della stazione di Porto Viro, raggiunto alle spalle mentre nel cortile stava pulendo una delle auto di ordinanza.

Rancori di vecchia data come movente della sparatoria. Sembra prendere sempre più piede l’ipotesi di vecchi dissapori alla base della follia omicida scatenatasi ieri nella stazione dei Carabinieri di Porto Viro. Incomprensioni, dunque, forse situazioni mai chiarite, ancora non si sono delineati agli inquirenti in maniera definita i contorni che hanno portato Renato Addario, 50 anni, appuntato dei Carabinieri ad impugnare la beretta d’ordinanza e a fare fuoco. 3 colpi, tutti alla testa. Il primo destinato al maresciallo Antonio Zingale 49 anni, comandante della stazione di Porto Viro, raggiunto alle spalle mentre nel cortile stava pulendo una delle auto di ordinanza.Il secondo proiettile ha raggiunto Ginetta Giraldo 51enne, moglie del maresciallo, intenta a fare alcuni lavori di giardinaggio nel giardino e colpita mentre cercava di prestare soccorso al marito.Poi l’ultimo dei colpi quello che l’appuntato ha destinato a sé stesso. Il giorno dopo la strage è l’incredulità il sentimento che pervade Porto Viro. Le vittime erano parte integrante della comunità, conosciuti da tutti e stimati vivevano tutti e tre nel comune del rodigino che conta poco più di 14 mila abitanti.Antonio e la moglie Ginetta vivevano in un appartamento sopra la caserma e la coppia aveva due figli: Simone di 21anni che studia presso il corso di laurea di radiologia, e Alice, 26, che invece lavora come commessa di un supermercato di Porto Viro. L’appuntato abitava accanto la caserma, era sposato ed aveva un figlio di 12 anni.Due famiglie ora chiuse nel dolore.”Approfondiremo cosa ha potuto determinare un simile lutto”, ha detto il gen. di brigata Sabino Cavaliere, comandante dei carabinieri del Veneto, aggiungendo che “nulla lasciava presagire una simile tragedia”.E gli investigatori continuano a lavorare alla ricerca di un perché.

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