Cronaca

Rapina a centro anziani: due arresti

Scritto da Redazione

Lo scorso 27 agosto, due sconosciuti, erano entrati nel centro per anziani che si trova nel cuore della città di Padova e avevano aggredito e rapinata una donna di 89 anni. I due sconosciuti senza scrupoli e con violenza avevano sferrato un pugno al volto della donna, strappandole la catenina che indossava. Sicuramente i due erano convinti di farla franca ma l’attività investigativa della squadra mobile euganea, coordinata dal pm Sergio Dini, in soli 30 giorni, è riuscita a dare un volto e un nome ai due autori del vile colpo.

Lo scorso 27 agosto, due sconosciuti, erano entrati nel centro per anziani che si trova nel cuore della città di Padova e avevano aggredito e rapinata una donna di 89 anni. I due sconosciuti senza scrupoli e con violenza avevano sferrato un pugno al volto della donna, strappandole la catenina che indossava. Sicuramente i due erano convinti di farla franca ma l’attività investigativa della squadra mobile euganea, coordinata dal pm Sergio Dini, in soli 30 giorni, è riuscita a dare un volto e un nome ai due autori del vile colpo. Un risultato brillante che ha dato soddisfazione non solo alla vittima che nel colpo era stata ferita ad un occhio e ricoverata ma anche agli altri ospiti del centro che si sentivano insicuri. Compiacimento per il lavoro dei suoi uomini è stata espressa anche dal questore Vincenzo Montemagno. Pochi gli elementi in mano agli uomini della squadra mobile che si sono avvalsi anche della collaborazione degli ospiti del centro. Grazie all’abilità investigativa, gli agenti,  sono riusciti a mettere insieme più tasselli che hanno portato ad identificare gli autori.Gli arrestati sono Stefania Barin, 44 anni, originaria di Monselice (Padova) e Antonio Petrone, 40 anni, residente a Stanghella (Padova), i due sono stati arrestati,  mentre erano nella abitazione della donna a Solesino. Le porte del carcere si sono aperte per Petrone che ha già precedenti alle spalle mentre per la compagna sono stati concessi i domiciliari. L’ uomo era già stato nella struttura in quanto parente di un ospite.Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto dagli uomini della mobile, è stato fatto anche dalla vittima di questo colpo che di notte fatica a dormire ed è ancora scossa.

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