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Partita Iva: nuove regole creano rigidità e confusione

Scritto da Redazione

Le nuove regole sul mondo del lavoro stanno creando una certa difficoltà di comprensione e organizzativa nel popolo delle partite iva. Entro il 18 luglio le aziende dovranno verificare se il rapporto che hanno con un libero professionista , sia in contrasto con le nuove norme. Si tratta di nuove regole che mettono senza dubbio in difficoltà non solo il lavoratore autonomo ma anche le aziende che dovranno accertare le caratteristiche richieste. Tre i punti fondamentali di eventuali forniture di servizi: la collaborazione non deve avere durata superiore a 8 mesi in un anno solare; i corrispettivi oltre l’80% del fatturato in un anno solare non sono ammessi; Il possessore di partita iva non deve avere la titolarità di una postazione fissa presso una sede del committente.

Le nuove regole sul mondo del lavoro stanno creando una certa difficoltà di comprensione e organizzativa nel popolo delle partite iva. Entro il 18 luglio le aziende dovranno verificare se il rapporto che hanno con un libero professionista , sia in contrasto con le nuove norme. Si tratta di nuove regole che mettono senza dubbio in difficoltà non solo il lavoratore autonomo ma anche le aziende che dovranno accertare le caratteristiche richieste. Tre i punti fondamentali di eventuali forniture di servizi: la  collaborazione non deve avere durata superiore a 8 mesi in un anno solare; i corrispettivi oltre l’80% del fatturato in un anno solare non sono ammessi; Il possessore di partita iva non deve avere la titolarità di una postazione fissa presso una sede del committente. Queste regole mirano a far emergere quei fittizi rapporti di lavoro continuativi che si celano sotto partita iva ma mettono in seria difficoltà sia chi offre lavoro, sia chi si propone, di fatto riducendo le prospettive di lavoro. Nel caso un azienda venga sottoposta a verifica e vengano individuati i presupposti che vi abbiamo elencato, scatterà tra azienda e lavoratore, il contratto di collaborazione coordinata e continuativa oppure in caso di un progetto in corso, un cocopro. Le sanzioni scatteranno a far data, dall’emissione della prima fattura. In tutti questi vincoli non rientrano le partite iva degli ordini professionali.

 

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