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Crisi Pmi: novità da Veneto Sviluppo

Scritto da Redazione

La Giunta regionale del Veneto ha approvato un piano d’azione che prevede finanziamenti agevolati per il supporto della liquidità aziendale, a favore delle Pmi, mediante l’utilizzo dei fondi di rotazione istituiti presso Veneto Sviluppo Spa. Si tratta di una risposta alla crisi ma anche, indirettamente, di una risposta alla mancanza di liquidità che ha portato a gesti di autolesionismo da parte di imprenditori. Il provvedimento amplia le possibilità di intervento ai casi in cui le Pmi si trovino in presenza di crediti insoluti; di crediti verso la pubblica amministrazione; di rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine accesi per investimenti aziendali. Il provvedimento nella sua articolazione prevede finanziamenti agevolati da 25 a 500 mila euro (300 mila euro per le imprese artigiane non manifatturiere). Con i fondi regionali si interviene fornendo il 50% del finanziamento (l’altro 50% dalla banca) e riducendo della metà gli interessi passivi. Il rimborso avverrà un periodo massimo di 5 anni. Non ci sono vincoli d’utilizzo rispetto al plafond di risorse complessivamente disponibili sui fondi di rotazione (quasi 350 milioni di euro che se utilizzati solo a questo scopo attiverebbero 700 milioni di nuovi finanziamenti).

La Giunta regionale del Veneto ha approvato un piano d’azione che prevede finanziamenti agevolati per il supporto della liquidità aziendale, a favore delle Pmi, mediante l’utilizzo dei fondi di rotazione istituiti presso Veneto Sviluppo Spa. Si tratta di una risposta alla crisi ma anche, indirettamente, di una risposta alla mancanza di liquidità che ha portato a gesti di autolesionismo da parte di imprenditori. Il provvedimento amplia le possibilità di intervento ai casi in cui le Pmi si trovino in presenza di crediti insoluti; di crediti verso la pubblica amministrazione; di rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine accesi per investimenti aziendali. Il provvedimento nella sua articolazione prevede finanziamenti agevolati da 25 a 500 mila euro (300 mila euro per le imprese artigiane non manifatturiere). Con i fondi regionali si interviene fornendo il 50% del finanziamento (l’altro 50% dalla banca) e riducendo della metà gli interessi passivi. Il rimborso avverrà un periodo massimo di 5 anni. Non ci sono vincoli d’utilizzo rispetto al plafond di risorse complessivamente disponibili sui fondi di rotazione (quasi 350 milioni di euro che se utilizzati solo a questo scopo attiverebbero 700 milioni di nuovi finanziamenti). Sono state innovate anche le preesistenti linee di intervento per consolido passività, ricapitalizzazione e supporto al circolante, del fondo per l’industria e quello per l’artigianato, per il primo aumentando l’importo massimo dei finanziamenti da 350 a 500 mila euro (resta di 300 mila euro per l’artigianato), e per entrambi prevedendo la possibilità di più operazioni in capo allo stesso beneficiario, entro gli stessi massimali.

 

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