Riforma Fornero: per Cna, possibili licenziamenti

Secondo Cna Veneto, la bozza di riforma del mercato del lavoro presentata nei giorni scorsi dal ministro Elsa Fornero, rischia
di avere pesanti effetti sull’occupazione nelle imprese artigiane della regione. Il nuovo assetto degli ammortizzatori sociali proposto dal ministro del Lavoro prevede, per ciascun dipendente, un notevole aumento dei contributi a carico delle imprese artigiane.
Mario Borin, Segretario di Cna Veneto, stima, che questo aumento del costo del lavoro per le imprese del settore potrebbe comportare migliaia di licenziamenti, e che nel mezzo della crisi, i maggiori costi a carico delle Piccole e medie imprese, potrebbero costringere moltissime imprese a licenziare.
Per quanto riguarda L’Assicurazione Sociale per l’Impiego, infatti, anziché l’aliquota contributiva allo 0,4% attualmente in vigore, la riforma introdurrebbe l’1,3% per i contratti a tempo indeterminato e il 2,7% per quelli a termine.
Negli ultimi anni, secondo i dati Inps, il settore dell’artigianato ha subito un’inarrestabile perdita, le imprese con dipendenti nel Veneto sono oggi 45mila e impegnano 170mila lavoratori, nel 2008 erano quasi 51mila e gli occupati erano 186mila.
Per questo, sarebbe necessario agire su più fronti, non aumentando il costo del lavoro.
Al fine di bilanciare l’aumento dei costi Cna ha già proposto, attraverso Rete Imprese Italia, una riduzione dei premi Inail e dei costi per malattia dovuti all’Inps, entrambi capitoli che, dato il cospicuo avanzo di amministrazione che registrano ogni anno, risultano sovrastimati rispetto alla reali esigenze di copertura del settore.