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Dietro-front della Rai; le aziende non dovranno pagare il canone speciale.

Scritto da Redazione

La Rai ha fatto marcia indietro e a seguito di un incontro con il ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di cassare il pagamento del canone da parte delle aziende. Dovrà pagare infatti solo chi utilizza i computer come televisori e non va corrisposto nel caso sia già avvenuto il pagamento per il possesso di uno o più televisori. Insomma un vero e proprio dietro-front dell’azienda televisiva, che appena qualche giorno fa aveva spedito a migliaia di imprese lettere di sollecito del pagamento per il canone annuale a chiunque detenesse apparecchi atti alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive, compresi i computer collegati in rete.

La Rai ha fatto marcia indietro e a seguito di un incontro con il ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di cassare il pagamento del canone da parte delle aziende. Dovrà pagare infatti solo chi utilizza i computer come televisori e non va corrisposto nel caso sia già avvenuto il pagamento per il possesso di uno o più televisori. Insomma un vero e proprio dietro-front dell’azienda televisiva, che appena qualche giorno fa aveva spedito a migliaia di imprese lettere di sollecito del pagamento per il canone annuale a chiunque detenesse apparecchi atti alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive, compresi i computer collegati in rete. Un sospiro di sollievo dunque in casa Ascom Confcommercio che aveva reagito alla notizia, ha ricordato il presidente dell’Associazione Commercianti di Padova, Fernando Zilio, chiedendo di non andare contro la modernità. Un Paese che vuole essere moderno infatti non poteva permettersi una nuova tassa sui computer. Ma la soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto non fa dimenticare a Zilio che la “richiesta” della Rai ha fatto perdere tempo e denaro agli associati e all’organizzazione. E così ha affermato che se la Rai fosse culturalmente onesta provvederebbe ad una “trasmissione riparatrice” dove Confcommercio sarebbe disponibile a partecipare. Adesso che il problema è risolto resta però alle aziende il compito di dichiarare l’utilizzo dei propri apparecchi, cosa sicuramente di non facile interpretazione. Ed in più bisognerà capire come e da chi verranno effettuati i controlli all’interno delle imprese e se queste ultime verranno rimborsate nel caso avessero già pagato il canone speciale.

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