Cronaca

Tragedia montagna: dolore nel trevigiano

Scritto da Redazione

L’allarme era partito sabato sera intorno alle 23. Ad allertare i soccorsi le famiglie preoccupate dal mancato rientro dei loro congiunti. Solo l’indomani dopo ore di ricerche il triste epilogo. Sotto la neve gli uomini del soccorso alpino, indirizzati dal segnale del dispositivo Arva, hanno trovato il primo corpo, poi a poche decine di metri è stato il fiuto di un cane antivalanga a permettere ai soccorritori di recuperare anche la seconda salma.
È finita in tragedia la giornata dei due sci alpinisti trevigiani travolti da una slavina sul monte cristallo.

L’allarme era partito sabato sera intorno alle 23. Ad allertare i soccorsi le famiglie preoccupate dal mancato rientro dei loro congiunti. Solo l’indomani dopo ore di ricerche il triste epilogo. Sotto la neve gli uomini del soccorso alpino, indirizzati dal segnale del dispositivo Arva, hanno trovato il primo corpo, poi a poche decine di metri è stato il fiuto di un cane antivalanga a permettere ai soccorritori di recuperare anche la seconda salma.
È finita in tragedia la giornata dei due sci alpinisti trevigiani travolti da una slavina sul monte cristallo.
Per Mario Sardi, 48 anni, residente a Treviso ed esperto istruttore di scialpinismo del Cai di Vittorio Veneto e Giovanni Malvolti Gellera, 50 anni imprenditore di e ristoratore di Conegliano non c’è stato nulla da fare. I due amici erano partiti alla volta delle località montana sabato mattina, secondo una prima ricostruzione i due sciatori stavano sciando a circa 2200 metri di quota quando sotto i loro piedi si è staccata una lastra di ghiaccio che li avrebbe trascinati a valle per circa 300 metri. Una slavina con una fronte di 150 metri, almeno 500 metri cubi di neve che non ha lasciato scampo ai due e che, dicono gli esperti, potrebbe essere stato provocato dalla giornata di sole e dal conseguente innalzamento delle temperature.
Chiusa nel dolore la famiglia Di Giovanni Gellera Malvolti che lascia la moglie e due figli di 15 e 16 anni. Increduli gli amici di Mario Sardi, che lo definiscono preparatissimo e molto attento alla sicurezza ad alta quota e per questo non si capacito di quanto accaduto.

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