Cronaca

CUCINE ECONOMICHE IN SERVIZIO 7 GIORNI SU 7 A PADOVA

Fin dall’inizio dell’emergenza le Cucine economiche popolari di Padova hanno sospeso il servizio medico (tranne quello ginecologico per le donne incinte), quello di distribuzione (salvo situazioni improcrastinabili) e di lavaggio vestiti; contingentato l’accesso alle docce.

È attiva invece tutti i giorni la distribuzione pasti sebbene con modalità e orari diversi dall’ordinario: viene garantito il pranzo, ma gli ingressi sono anche qui contingentati (con indicazioni precise all’esterno e all’interno per mantenere le distanze), e la disposizione dei tavoli è stata modificata per mantenere il distanziamento necessario tra le persone (scendendo da 98 a 38 posti); per la cena viene distribuito, invece, un cestino (inizialmente questo servizio era nel tardo pomeriggio, ora viene dato all’ora di pranzo per evitare ulteriori spostamenti alle persone).

Le Cucine hanno scelto, a malincuore, di non avvalersi in questo periodo dei volontari per tutelarli, così da una settimana 12 preti delle classi di ordinazione più giovani, insieme al presidente della Fondazione Nervo-Pasini e direttore di Caritas Padova (don Luca Facco) e ad alcuni vicari episcopali si alternano, due al giorno, per aiutare le suore e gli operatori nel servizio in sala, nella distribuzione del cibo allo sportello e dei cestini durante la settimana e la domenica in quanto sono stati sospesi i pranzi domenicali nelle parrocchie e le Cucine economiche rimangono aperte perciò 7 giorni su 7. 

«Un bel segnale di condivisione di un momento di fatica» sottolinea la direttrice delle Cucine suor Albina Zandonà.

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Redazione