Cronaca

Riciclaggio dei veicoli con documenti falsi: attività criminosa sempre più diffusa. L’appello della Polizia: fate attenzione agli affari invitanti

 Gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria della Polstrada di Padova e delle sezioni del Veneto hanno intensificato i controlli relativi alle nazionalizzazioni di veicoli provenienti dall’estero.

E’ in aumento il fenomeno della  clonazione dei dati identificativi dei veicoli e l’utilizzo di documentazione estera falsa. Un sistema che  permette  ad organizzazioni criminali, sia italiane che straniere, di immettere sul mercato autoveicoli provento di furti o appropriazioni indebite, commessi sia in territorio nazionale che estero.

Numerosissime le pratiche controllate dagli investigatori, sia nelle varie sedi della motorizzazione civile, sia nelle agenzie di pratiche automobilistiche che svolgono servizio di consulenza per l’immatricolazione dei veicoli.

Nel corso delle indagini, in corso da due anni, sono stati numerosi i veicoli sequestrati. Numerose anche le persone denunciate con le accuse di ricettazione e riciclaggio dei veicoli, ognuno con compiti ben precisi all’interno delle organizzazioni criminali.

E’ stato accertato che in molteplici casi i veicoli sono dei veri e propri “cloni” di analoghi modelli circolanti all’estero, mentre in altri casi viene utilizzata documentazione estera rubata in bianco, e completamente falsa, per reimmatricolare veicoli molto spesso provento di appropriazioni indebite.

Le indagini, tuttora in corso, hanno permesso di estendere gli accertamenti anche ad altre regioni italiane, con il coinvolgimento delle squadre di Polizia Giudiziaria di altri compartimenti e sezioni di Polizia Stradale del territorio nazionale.

 Le attività delle organizzazioni criminali dedite a questo tipo di azioni delittuose, trovano sempre più spesso terreno fertile in quanto le persone che sono alla ricerca di un veicolo da acquistare, sono attratte dal prezzo molto conveniente, convinte di fare “l’affare” della vita, salvo poi ritrovarsi in realtà  ad aver acquistato una autovettura di provenienza illecita

Il rischio, in questi casi, e’ quello di subire il sequestro del veicolo, con tutte le relative conseguenze penali, e di aver speso ingenti cifre di denaro che non verranno mai restituite in quanto, nel frattempo, i fantomatici venditori si saranno già  dileguati.

L’invito, per chi e’ in procinto di acquistare un veicolo, e’ quello di rivolgersi a venditori presenti da anni sul territorio, ed affermati sul mercato, e di porre in essere tutte le cautele, prestando la massima attenzione, soprattutto per gli acquisti in rete, a venditori improvvisati o privi di una sede fissa.

E’  consigliabile rivolgersi a studi di consulenza automobilistici specializzati e, in caso di sospetti sulla provenienza del veicolo, ci si potrà  rivolgere alla polizia stradale.

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Redazione