12 misure di custodia cautelare in Veneto, sono state eseguite all’alba di mercoledì dalla Guardia di Finanza di Padova che ha condotto l’operazione denominata “Scarica Barile”. Scoperta una frode fiscale da 25 milioni di Euro tra l’Italia e paesi dell’Est Europa. Al centro dell’inchiesta un’associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, con il coinvolgimento di 42 società nel settore della prevenzione antincendio e antinfortunistica, i cui proventi sono stati trasferiti nei tre paesi dell’est Europa. Oltre agli arresti sono state eseguite 100 perquisizioni in varie regioni italiane, da nord a sud. I finanzieri hanno eseguito anche un sequestro preventivo di beni per 8,5 milioni di euro, finalizzato alla confisca per reati tributari e riciclaggio. Dalle indagini è emersa l’emissione di fatture per operazioni insistenti che venivano fatte da società cartiere, realizzate ad hoc, alle quali veniva restituito il denaro in contanti e che poi regolarmente evadevano l’Iva. I militari sono riusciti attraverso microspie a ricostruire nel dettaglio tutti i movimenti, comprese le restituzioni di denaro. I proventi del denaro riciclato andavano nell’Europa dell’Est per investimenti in altre operazioni.
