Salute e Benessere

Freddo e bambini: ecco perché stare all’aperto fa bene!

Scritto da Redazione

“Non importa che sia estate o inverno: a meno che non sia malato, un bambino non dovrebbe mai passare i pomeriggi chiuso in casa. Si esprimono in questo modo i membri dell’Associazione culturale pediatri, spiegando con convinzione quanto, in realtà, un bambino possa beneficiare degli spazi aperti, dell’aria pulita e del tempo passato lontano da televisori e videogiochi.

Spesso, ai primi accenni di maltempo o di abbassamento delle temperature, molti genitori sono portati a preferire che il proprio figlio rimanga a casa, lontano dal freddo che “ammala”. Se, da un lato, quest’idea ha un fondamento nel fatto che, alcuni germi, compreso il virus responsabile dell’influenza, stiano meglio a temperature minori, dall’altro lato c’è la certezza che per molti altri batteri è esattamente il contrario: proliferano nei luoghi chiusi e si manifestano maggiormente al caldo “Negli ambienti caldi e chiusi di asili nido, scuole materne e scuole, virus e batteri proliferano e, visto l’affollamento e la vicinanza, hanno molte possibilità di passare da un bambino all’altro. All’aperto tutto ciò è molto più difficile”.

Inoltre, l’esposizione della pelle alla luce diretta del sole, anche se presente in minima quantità perché nascosta dalle nuvole, fornisce e fissa la vitamina D, la quale rafforza l’organismo del piccolo permettendoli così di ammalarsi meno.

Questi sono solamente alcuni dei molteplici benefici di portare il proprio figlio fuori al parco a divertirsi, ad esplorare il mondo e ad imparare a conoscere il proprio corpo muovendosi tra la natura: riduce il rischio di sovrappeso e obesità, aumenta la possibilità di sviluppare sensazioni tattili, olfattive e uditive, lo spinge ad aprirsi a nuove conoscenze ed amicizie nel caso si abbia la possibilità di trovarsi con altri coetanei, in più aiuta il giovane a crescere tramite l’esperienza diretta, fondamentale per auto-regolarsi sulle proprie azioni “Solo mettendo i piedi in una pozza d’acqua scoprirà che così si bagna e che, magari, quella sensazione è fastidiosa”.

L'autore

Redazione