Cronaca

Marghera, truffata una 87enne. Anche il figlio ci è cascato

Scritto da Redazione

Ieri mattina, lunedì, una Volante è stata inviata dalla sala operativa in un’abitazione di via Cosenz, a Marghera (VE), in quanto era stata segnalata una truffa ai danni di un’anziana.

La vittima ha raccontato agli agenti che attorno alle ore 10:00 una donna sulla quarantina, ben vestita e con accento veneto, ha suonato al campanello dicendo di essere una dottoressa. La signora, insospettita e titubante, le ha chiesto ulteriori spiegazioni. La donna ha subito chiarito lo scopo della visita dicendole che voleva darle dei consigli sulle precauzioni da prendere in caso di truffe agli anziani e ha inoltre sottolineato di avere già avvisato il figlio della visita. Confortata da queste parole, la povera signora ha lasciato accomodare in casa la “dottoressa” che le ha subito mostrato un marchingegno, a suo dire, in grado di scongiurare queste truffe: ponendolo sopra i preziosi, avrebbe impedito a speciali attrezzature utilizzate dai truffatori di rilevarli.

Con questa premessa ha spinto l’anziana ad accompagnarla in camera da letto e, con la scusa di provare il marchingegno – in realtà si trattava di un fusibile di automobile – si è fatta mostrare dove nascondeva i propri averi. In un momento di distrazione, è riuscita a sottrarre alla signora un borsellino contenente 1500 euro; successivamente l’ha incoraggiata a chiamare il figlio per informarlo sull’attività di prevenzione che stava svolgendo. Questi, affatto insospettito dalla telefonata e anzi, entusiasta della finta iniziativa, le ha rivelato dove la madre teneva un sacchetto di monili in oro. A quel punto l’anziana, tranquillizzata anche dalle parole del figlio, ha mostrato alla sedicente dottoressa il sacchetto che in un momento di distrazione, ancora una volta, è riuscita a sottrarre. Con una scusa è poi uscita di casa velocemente, senza farvi più ritorno.

Sono ora in corso le indagini della Polizia. Si raccomanda agli anziani di non aprire la porta agli sconosciuti e di contattare le forze dell’ordine in caso di qualsiasi sospetto.

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