È arrivato in Consiglio Regionale del Veneto, direttamente su iniziativa dello Stato, una proposta di legge che mira a legalizzare la prostituzione istituendo un vero e proprio “albo per lucciole”. Per praticare questa attività le signore dovranno registrarsi nei Comuni. Il sesso a pagamento potrebbe essere praticato anche in “forme associate”,senza che però possa creare dei problemi di ordine pubblico o sociale e salvo lo svolgimento di tale attività per strada. Secondo la proposta di legge, composta da 15 articoli, le lucciole sarebbero tenute al pagamento degli oneri per sanità, previdenza e fisco. Avrebbero inoltre l’obbligo di mantenere la totale riservatezza sull’identità dei clienti. È previsto anche un certificato di idoneità sanitaria.
Albo per prostitute? Il Veneto ci pensa
