Cronaca

Donna uccisa a Mestre: condanna 25 anni in secondo Appello

La Corte d’Assise d’Appello di Venezia ha condannato a 25 anni di reclusione Monica Busetto, l’ex operatrice socio-sanitaria accusata, in concorso con Susanna Milly Lazzarini, dell’omicidio della vicina di casa Lida Taffi Pamio, uccisa nel dicembre del 2012 nel suo appartamento in viale Vespucci a Mestre.

 

La vittima era stata accoltellata e strangolata con il cavo di un decoder. Busetto, accusata di omicidio volontario aggravato dall’efferatezza e crudeltà e dai futili motivi, in primo grado era stata condannata a 24 anni e sei mesi, pena sfociata nell’ergastolo con il primo appello.

 

La Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza limitatamente all’aggravante dei futili motivi e rinviato la decisione alla Corte d’Assise d’Appello. Questa mattina i giudici hanno escluso l’aggravante ma non hanno riconosciuto le attenuanti generiche a Busetto, che si è sempre dichiarata innocente. La difesa, rappresentata dagli avvocati Alessandro Doglioni e Stefano Busetto, annuncia un nuovo ricorso in Cassazione.

L'autore

Redazione