Cronaca

Ragazza pakistana e’ in Italia: ascoltata da Questura Vr

E’ tornata in Italia la ragazza pakistana, residente  a Verona,  portata nel suo paese con l’inganno, segregata e costretta ad abortire.

Grazie al lavoro della Questura di Verona, dell’Ambasciata, della Farnesina e della polizia pakistana che ha eseguito il blitz per liberarla, oggi è rientrata in Italia. Con un volo aereo è atterrata in mattinata a Malpensa.

Il Ministro Alfano ha detto: “Farah è finalmente tornata in Italia e si trova adesso in un luogo sicuro. Grazie al lavoro diplomatico dell’ambasciata italiana a Islamabad e alla collaborazione con le autorità pakistane”.

La giovane è stata ascoltata dagli investigatori della Questura di Verona, per sommarie informazioni sulla vicenda. L’informativa servirà poi alla Procura per valutare se vi siano profili di reato e soggetti eventualmente perseguibili in Italia. Al momento i fatti riferiti dalla giovane – l’ipotesi del sequestro di persona, l’aborto subito sotto costrizione – non riguarderebbero il territorio nazionale, ma il Pakistan, dove va verificato se queste condotte costituiscano in quell’ordinamento fattispecie di reato o meno. Ma alla Polizia di Verona preme soprattutto verificare il profilo di sicurezza di Farah, valutarne il grado di rischio – alcuni familiari risiedono in città – per decidere le misure di tutela. Attualmente a Verona vive un fratello di Farah, mentre il padre – contrariamente a quanto appreso in un primo tempo – si trova in Pakistan dal gennaio scorso.

 

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Redazione