Duro colpo al crimine informatico. Un indagine condotta da Polizia Postale e coordinata dalla Procura di Milano ha portato all’arresto di 20 persone. In rete era attiva una banda ben organizzata che attraverso il fenomeno del pishing, cioè utilizzando false mail di Poste Italiane, Che Banca, Banca Intesa o altro rubavano dati personali degli utenti e, un po’ qui un po’ li, riuscivano a impossessarsi di denaro o dai conti correnti o da carte prepagate. In otto mesi il gruppo aveva guadagnato oltre 1,2 milioni di euro, depredando almeno 109 persone. La banda era formata da uomini romeni, grandi esperti di informatica, ed erano legati ad altri soggetti di origine calabrese, trasferiti oltre confine. Le indagini hanno evidenziato tutto il loro modus operandi. Ad uno degli indagati di Reggio Calabria, sono stati sequestrati 150 mila euro e 35 rolex.
