Territorio

Riscaldamento: accordo per controllo caldaie nel padovano

Ogni anno gli impianti di riscaldamento devono essere, per legge, sottoposti a controllo e manutenzione. Al fine di tutelare i proprietari e offrire informazioni e servizi a prezzi idonei è stato firmato un accordo volontario tra tutti i soggetti interessati. Il documento è stato sottoscritto da Provincia di Padova, Comune di Padova, Camera di Commercio, E.N.E.A. (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), associazioni di categoria attive nel campo degli impianti termici  e associazioni per la tutela del consumatore. Il significato dell’iniziativa è stato illustrato dal presidente della Nuova Provincia di Padova Enoch Soranzo e dai firmatari dell’accordo.

“Gli adempimenti per essere in regola con le caldaie e gli impianti sono davvero tanti sia per i cittadini che per i manutentori – ha detto il presidente Soranzo – la legge affida alle Province i controlli nei Comuni sotto i  30.000 abitanti, dunque, esclusa la città di Padova, siamo noi ad avere l’obbligo di verifica in tutto il territorio. Lo spirito di questo accordo è quello di avere uno strumento omogeneo che regoli le varie procedure per far sì che le norme siano applicate in modo uniforme e che il cittadino sia il più favorito possibile nella qualità del servizio che riceve e nei costi. Siamo infatti riusciti a garantire un prezzo massimo applicabile così da dare alle persone un parametro certo visto che, oggi come oggi, non è semplice per le famiglie affrontare le tante spese”.

         L’accordo consentirà a tutti i soggetti coinvolti di instaurare una proficua collaborazione per confrontarsi in merito alla normativa vigente, per applicare e interpretare uniformemente quanto stabilisce la legge, per coordinare le varie procedure e ridurre gli errori interpretativi. È stato fissato anche un importo massimo di 90 euro (iva esclusa) che le ditte aderenti chiederanno ai cittadini per la manutenzione ordinaria e il controllo di efficienza energetica della caldaia.

L’intesa prevede di compilare una lista delle imprese, degli installatori e manutentori con nomi e indirizzi in modo da valorizzare le aziende che hanno accettato volontariamente l’accordo. Le associazioni di categoria assumono l’impegno di raccogliere le adesioni dei propri iscritti, di trasmetterle alla Camera di Commercio ed, eventualmente, di richiamare le ditte che con il loro comportamento violassero i contenuti dell’accordo oltre che di collaborare per la realizzazione dei corsi di aggiornamento.  La Camera di Commercio si impegna a predisporre il modello per l’adesione, aggiornare la lista degli aderenti. L’Enea dovrà partecipare ai tavoli tecnici e fornire il materiale di supporto tecnico-divulgativo. Le associazioni di consumatori vigileranno sulla corretta applicazione delle clausole segnalando qualsiasi forma di distorsione, raccoglieranno ogni elemento utile con particolare riguardo alle tariffe e infine renderanno noto ai cittadini l’accordo.

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Redazione