La luce di un cellulare che illumina il terreno. È questo il segnale che i Carabinieri padovani aspettavano per entrare in azione. Gli uomini dell’arma infatti sapevano che quel canale di scolo in via San Rocco a pontevigodarzere era un nascondiglio. Un luogo sicuro dove occultare grossi quantitativi di droga e per questo da un po’lo tenevano d’occhio. A segnalare per primo un andirivieni sospetto in zona era stato un Carabiniere che abita nei paraggi. Il primo sopralluogo aveva dato esito positivo e così è scattata la trappola: chi aveva sepolto la droga sarebbe tornato a riprenderla.
Cosa che si è verificata ieri sera intorno alle 19.00.
In manette è finito Mohamad Ragurage marocchino irregolare in Italia, nell’archivio delle forze dell’ordine, le sue impronte corrispondono a 5 alias diversi, ma a nessuna identità certa. Ciò che è sicuro è che il magrebino era già noto alle forze dell’ordine per numerosi reati collezionati soprattutto in Lombardia.
Ed è proprio da li, secondo gli investigatori, che la droga provverrebbe. Nei due sacchetti di nailon nascosti dalla terra il marocchino aveva avvolto 8 panetti di hashish ognuno del peso di un kg. Una partita milanese destinata alle piazze padovane.
Al dettaglio la droga si sarebbe trasformata in 10 mila dosi che avrebbero portato nelle tasche del pusher circa 100 mila euro.
Il sequestro di droga avvenuto ieri conferma ciò che da qualche tempo le forze dell’ordine sospettano. Sempre di più i quartieri periferici e i paesi limitrofi alla cintura urbana diventano base per l’approvvigionamento, per servire un centro città bacino dello spaccio al minuto
Padova: sequestrati 8 kg di hashish
La luce di un cellulare che illumina il terreno. È questo il segnale che i Carabinieri padovani aspettavano per entrare in azione. Gli uomini dell’arma infatti sapevano che quel canale di scolo in via San Rocco a pontevigodarzere era un nascondiglio. Un luogo sicuro dove occultare grossi quantitativi di droga e per questo da un po’ lo tenevano d’occhio.
