Cronaca

Uccide paziente in ospedale Legnago (Vr): omicida piantonato in psichiatria

E’ accusato di omicidio volontario, tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento aggravato il polacco di 34 anni che la notte di Pasqua ha ucciso un paziente ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Legnago (Vr). La vittima, Francesco Ceveloni 51 anni, è stato colpito da un altro ricoverato in preda ad un raptus. L’omicida ha anche aggredito e ferito infermieri e carabinieri. Adesso è piantonato nel reparto psichiatrico. Il pm Maria Grazia Ormanni, che coordina le indagini della Procura della Repubblica di Verona, ha convocato oggi i due legali che assistono i familiari della vittima per conferire l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia. L’avvocato Luca Bronzato, il legale che assieme al collega Nicola Avanzi, assiste i familiari di Francesco Cevoloniha spiegato che attraverso un consulente saranno compiuti altri accertamenti per stabilire le responsabilità, che sono certe per quello che riguarda l’indagato. L’omicida, Tomas Piotr Matula, era arrivato in Italia solo due giorni prima del delitto per lavorare come bracciante in un’azienda agricola e la vigilia di Pasqua era stato trasportato all’ospedale di Legnago con l’elicottero del 118 già intubato e sedato dopo avere dato segni di escandescenze. Fonti ospedaliere riferiscono che il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, ha portato le sue condoglianze ai familiari di Cevoloni, ma anche ai tre infermieri dell’ospedale aggrediti e feriti dalla furia del giovane polacco. “C’è un ragazzino di 14 anni – ha aggiunto Bronzato – che ha chiesto perché è successo questo a suo padre; una moglie e dei parenti, e due anziani genitori che ho incontrato oggi e vogliono conoscere tutta la verità”. Il dg dell’Ulss ha annunciato un’indagine interna.

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Redazione