Territorio

Migranti: decreto Minniti è legge

Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge Minniti  in materia di immigrazione: il testo, su cui martedì il governo aveva incassato la fiducia a Montecitorio, è legge. I voti a favore sono stati 240, 176 i contrari, 12 gli astenuti. Il decreto prevede risposte più rapide per le richieste d’asilo e centri di rimpatrio moltiplicati sul territorio. Ecco le principali novità: Verranno eliminati i “Cie, centri di identificazione ed espulsione” e saranno sostituiti dai ” Centri di permanenza per il rimpatrio”. Queste nuove strutture dovranno essere  distribuite sul territorio, all’esterno dei centri urbani. Potranno ospitare al massimo 150 persone e dovranno  garantire “condizioni di trattenimento che assicurino l’assoluto rispetto della dignità della persona”. Queste strutture ospiteranno i migranti da rimandare in patria. Per garantire l’esecuzione delle procedure di espulsione vengono stanziati 19 milioni di euro.

Tra le novità la riduzione dei tempi delle domande di asilo. Per velocizzare le pratiche verranno assunte 250 persone per supportare le commissioni che esaminano le richieste.

Saranno istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d’appello. Deciso inoltre il taglio dell’appello per i ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato, che diventa ricorribile solo in Cassazione

I prefetti, d’intesa con i Comuni interessati, promuovono “ogni iniziativa utile all’implementazione dell’impiego di richiedenti protezione internazionale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore delle collettività locali”. Possibile la predisposizione di progetti ad hoc, anche in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore, progetti “da finanziare con risorse europee destinate al settore dell’immigrazione e dell’asilo”.

 

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Redazione