Cronaca

Polizia municipale: continuano i controlli sulle strutture ricettive irregolari a Venezia

 Una stanza angusta, stretta, raggiungibile attraverso una botola, anziché una camera confortevole, come credeva di aver prenotato. Un’altra truffa ai danni di una turista è stata scoperta dalle neonate squadre specialistiche della Polizia locale di Venezia, Nucleo Polizia edilizia Centro Storico e Polizia Tributaria, che nei giorni scorsi, a seguito di un esposto presentato da una turista, hanno effettuato alcuni sopralluoghi in alcune strutture della città storica, riscontrando numerose irregolarità.

La visitatrice ha raccontato agli agenti di aver prenotato una camera, via internet, in un albergo di Cannaregio, ma al suo arrivo, in tarda serata, il personale addetto alla reception l’ha accompagnata in una struttura separata dall’albergo e alloggiata nella camera di un appartamento situato poco lontano. Ed ecco la sorpresa: la stanza era stata ricavata nel sottotetto dell’immobile, era angusta, bassa e raggiungibile solo da una scala in legno, attraverso una botola. La scala era talmente ripida e in precarie condizioni che, nel discendere, la signora è scivolata procurandosi delle lesioni guaribili in una ventina di giorni.

I controlli, coordinati dai commissari Flavio Gastaldi e Raffaella Degan e effettuati con la collaborazione del personale tecnico ispettivo del Comune di Venezia, hanno permesso di accertare che l’ alloggio è sconosciuto al Comune di Venezia in materia di tributi locali. Ciò nonostante l’albergatore, al quale sono state contestate irregolarità penali e amministrative, incassava comunque impropriamente l’imposta di soggiorno. E’ stata inoltre inviata richiesta alla Questura per verificare se fosse stata comunicata la presenza degli ospiti.

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Redazione