Con l’operazione denominata “Fuoco Incrociato” i Carabinieri di Abano Terme hanno arrestato due persone ritenute responsabili dell’incendio che il 4 ottobre 2016 aveva completamente distrutto lo stabilimento della “Nek s.r.l.”. L’azienda di gestione e trattamento rifiuti plastici di Monselice era in grossa difficoltà e al tempo vi erano numerose problematiche con il personale. I due arrestati sono un uomo e una donna, di nazionalità marocchina, si tratta di due ex dipendenti dell’azienda. Gli uomini dei Carabinieri sono arrivati ai due soggetti, al termine di una lunga serie di controlli effettuati a 360 gradi vista l’importanza del danno del rogo oltre 3 milioni di euro. All’origine del gesto ci sarebbe una ritorsione maturata in seguito al licenziamento. I due ritenevano di non aver ricevuto quanto gli spettava. L’incendio era stato di dimensioni enormi con un danno pari a 3 milioni di euro. Per domare le fiamme i Vigili del Fuoco hanno lavorato per oltre 24 ore e per la tipologia di rogo vi era stato un grande allarme per la qualità dell’aria.
Incendio stabilimento Nek: arrestati due ex dipendenti
Con l’operazione denominata “Fuoco Incrociato” i Carabinieri di Abano Terme hanno arrestato due persone ritenute responsabili dell’incendio che il 4 ottobre 2016 aveva completamente distrutto lo stabilimento della “Nek s.r.l.”. L’azienda di gestione e trattamento rifiuti plastici di Monselice era in grossa difficoltà e al tempo vi erano numerose problematiche con il personale. I due arrestati sono un uomo e una donna, di nazionalità marocchina, si tratta di due ex dipendenti dell’azienda. Gli uomini dei Carabinieri sono arrivati ai due soggetti, al termine di una lunga serie di controlli