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Ramadan e digiuno: a Treviso vademecum ad aziende

A Treviso la Cgil provinciale ha inviato una sorta di vademecum per i titolari delle aziende che tra il loro organico hanno dipendenti che osservano il Ramadan. Sono almeno 30 mila i lavoratori presenti nelle ditte trevigiane che osserveranno le regole di questo periodo di preghiera della loro religione. A preoccupare il lungo digiuno che potrebbe provocare nel posto di lavoro astenia, calo di zuccheri e mancanza di concentrazione. Per questo la Cgil provinciale ha elaborato un breve vademecum diretto ai datori di lavoro, con alcune indicazioni utili a prevenire rischi per i loro addetti

A Treviso la Cgil provinciale ha inviato una sorta di vademecum per i titolari delle aziende che tra il loro organico hanno dipendenti che osservano il Ramadan. Sono almeno 30 mila i lavoratori presenti nelle ditte trevigiane che osserveranno le regole di questo periodo di preghiera della loro religione. A preoccupare il lungo digiuno che potrebbe provocare nel posto di lavoro astenia, calo di zuccheri e mancanza di concentrazione. Per questo la Cgil provinciale ha elaborato un breve vademecum diretto ai datori di lavoro, con alcune indicazioni utili a prevenire rischi per i loro addetti, recependo indicazioni in tal senso di un progetto sperimentale dell’Inail in collaborazione con varie aziende sanitarie dell’Umbria. Nel documento si raccomanda agli imprenditori di verificare innanzitutto la presenza di addetti osservanti, quindi di predisporre un piano di lavoro calibrato sulle particolari condizioni fisiche connesse alla temporanea carenza di alimentazione tenendo conto di soggetti eventualmente sofferenti di malattie metaboliche, cardiache od epatiche. I datori di lavoro sono anche invitati ad individuare momenti di pausa supplementare ed a predisporre delle misure di supporto in caso di malori.

 

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Redazione