Cronaca

Inchiesta “Mose”: 35 gli arrestati

Scritto da Redazione

Tangenti per il Mose. Gli investigatori avrebbero trovato prove documentali schiaccianti che hanno portato all’esito dell’operazione realizzata dalla Guardia di Finanza di Venezia coordinati dalla locale Procura della Repubblica. 35 le persone arrestate, alcune ai domiciliari altre in carcere. Due i parlamentari per i quali è stato chiesto l’arresto ma al momento la pena resta sospesa. La notizia sta facendo il giro di tutti i media. Venezia ha ricevuto uno scossone inimmaginabile. Tra gli arrestati, in quella che viene chiamata l’inchiesta sul Mose, figurano nomi di spicco: il sindaco della città lagunare Giorgio Orsoni in primis ma anche l’assessore regionale Renato Chisso, due ex presidenti del Magistrato delle Acque. La sfilza di nomi è lunghissima.

Tangenti per il Mose. Gli investigatori avrebbero trovato prove documentali schiaccianti che hanno portato all’esito dell’operazione realizzata dalla Guardia di Finanza di Venezia coordinati dalla locale Procura della Repubblica. 35 le persone arrestate, alcune ai domiciliari altre in carcere. Due i parlamentari per i quali è stato chiesto l’arresto ma al momento la pena resta sospesa. La notizia sta facendo il giro di tutti i media. Venezia ha ricevuto uno scossone inimmaginabile. Tra gli arrestati, in quella che viene chiamata l’inchiesta sul Mose, figurano nomi di spicco: il sindaco della città lagunare Giorgio Orsoni in primis ma anche l’assessore regionale Renato Chisso, due ex presidenti del Magistrato delle Acque. La sfilza di nomi è lunghissima.

Al centro dell’inchiesta la creazione di fondi neri con l’utilizzo di società create ad hoc ed emissione di fatture false. I fondi ricavati sarebbero stati individuati nei versamenti degli arrestati.

Il denaro poi veniva utilizzato, secondo le indagini, per finanziare spese personali ma anche campagne elettorali e costi della politica locale. Il sindaco di Venezia è accusato di finanziamento illecito ai partiti. L’operazione ha impiegato 300 uomini della Gdf di Venezia e provincia.

L’operazione rappresenta il terzo troncone di un indagine iniziata nel 2008 a seguito di una verifica fiscale all’interno di un azienda. I fondi ricavati arriverebbero ad un totale di 25 milioni di euro. Con l’operazione oltre agli arresti, sono stati sequestrati beni per un totale di 40 milioni di euro. Al momento sono state eseguite verifiche in tre aziende ritenute coinvolte ma presto ce ne saranno delle altre.

Vari i reati contestati ai 35 arrestati anche se nelle prossime ore dovranno essere accertate tutte le responsabilità. Si va dalla corruzione al finanziamento illecito ai partiti, millantato credito, divulgazione del segreto d’ufficio.

I fondi neri erano stati versati in conti esteri in Svizzera e San Marino, fondamentale la collaborazione delle autorità di questi paesi esteri, che, il Procuratore Delpino ha voluto ringraziare, cosa che ha fatto anche con il Corpo della Guardia di Finanza.

 

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