Se dev’essere città metropolitana che lo sia anche di fronte ai problemi. Potrebbe essere letta così la decisione dei sindaci di Padova, Treviso e Venezia, ovvero la famosa Patreve, di fare un unico fronte contro il problema dell’accattonaggio molesto e del racket organizzato.
Obiettivo della fusione il coordinamento degli interventi sull’intera area metropolitana. Una decisione che aveva suscitato plauso, ma anche molte polemiche visto che i tre sindaci sono appartenenti all’area di centro sinistra, in genere più accogliente e meno “sceriffa”.
Sta mane l’incontro fra gli assessori competenti in materia dei tre capoluoghi che si sono detti pronti a far partire la sperimentazione. Chi infastidirà i cittadini chiedendo con insistenza l’elemosina sarà accompagnato dai vigili in questura e, se ci saranno le condizioni, potrebbe ricevere un foglio di allontanamento dal territorio nazionale con divieto di farvi rientro per tre anni.
Decisa anche l’istituzione di un tavolo di coordinamento con funzioni di osservatorio sul fenomeno. Si è parlato anche di una serie di iniziative di sensibilizzazione nei confronti delle competenti commissioni parlamentari perché si giunga ad un provvedimento legislativo mirato di respiro nazionale.
A breve all’asse Pa Tre Ve potrebbe aggiungersi anche Vicenza.
