Era il 1826 quando Antonio Pedrocchi presentò alle autorità comunali patavine il progetto per l’edificazione di un caffè nel cuore della città. Uno stabilimento in cui avrebbero trovato spazio la torrefazione, la preparazione del caffè e la degustazione del liquido nero e di altre bevande. Cinque anni dopo il primo piano era già stato completato, mentre nel 39 si rese necessaria un’aggiunta, un piano nobile realizzato in stile neogotico, il pedrocchino, destinato ad accogliere la pasticceria.
Oggi i Padovani potranno darsi appuntamento nuovamente al Pedrocchi. Lo storico caffè infatti è stato restituito alla cittadinanza. Dopo i lavori di restauro, voluti dalla nuova società che lo gestisce, durati tre mesi, il caffè un tempo senza porte ha riaperto i battenti. Almeno in parte. Non tutto lo stabile è accessibile per poter usufruire di tutte le stanze bisognerà infatti aspettare l’8 maggio giornata ufficiale dell’inaugurazione nonché conclusione definitiva del restauro.
Gremito di padovani l’appuntamento di riapertura, a cui hanno partecipato i vertici della società milanese che si è aggiudicata la gara per la gestione del locale indetta dal Comune che ne è proprietario.
