Cronaca

MONSELICE (PD): TRUFFANO CINESI, SEQUESTRATI

Scritto da Redazione

È rimasto per 10 ore in balia di tre cittadini cinesi che gli puntavano alla gola delle grosse forbici da giardinaggio e lo minacciavano con una mannaia e un martello. I tre, gestori di un bar, avevano rinchiuso il 32 enne camerunense, di professione infermiere, in un appartamento di via Piemonte 9 a Monselice. A liberarlo ieri sera intorno alle 22 i Carabinieri.

È rimasto per 10 ore in balia di tre cittadini cinesi che gli puntavano alla gola delle grosse forbici da giardinaggio e lo minacciavano con una mannaia e un martello. I tre, gestori di un bar, avevano rinchiuso il 32 enne camerunense, di professione infermiere, in un appartamento di via Piemonte 9 a Monselice. A liberarlo ieri sera intorno alle 22 i Carabinieri.
La storia ha inizio la scorsa settimana quando due cittadini camerunensi entrano in contatto con i gestori del bar per proporre loro un vero affare: moltiplicare il loro denaro grazie ad una stampante e ad un procedimento chimico capace di riprodurre in maniera perfetta le banconote.
I cinesi acconsentono e consegnano ai Caremunensi 200 mila euro in contante. Ma i gironi passano e del denaro nessuna traccia. Così gli orientali tendono una trappola agli africani invitandoli ad un nuovo appuntamento: la scusa la consegna di ulteriore denaro. Questa volta 400 mila euro. Si tratta però di una trappola e all’appuntamento i cinesi sequestrano i due camerunensi.
Non si tratta però delle stesse persone del primo affare, bensì di due malcapitati completamente ignari di quanto stesse accadendo, spediti dai due connazionali al loro posto.
Intervista a Maggiore Alfredo Beveroni comandante Compagnia Carabinieri Abano Terme

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