Protesta tir: ripercussioni economiche

I produttori del settore primario e i consumatori di tutta Italia, cominciano ad essere in serie difficoltà per via delle manifestazioni dei camionisti. Sono particolarmente pesanti infatti gli effetti della protesta per il Veneto.  E il Presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo Ruffato, raccoglie l’allarme lanciato dalle strutture di raccolta e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, e lamenta le pesanti ripercussioni derivanti dalla protesta, dalla Sicilia non arrivano più nei nostri mercati pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, arance, e sottolinea Ruffato, non arrivano  carciofi, carote, verdure a foglia provenienti dalla Campania, dalla Puglia e del Lazio. A farne le spese non sono solo i produttori, ma anche gli agrimercati del Nord, come il Maap di Padova, che stanno perdendo quote rilevantissime del proprio fatturato. Se non dovesse rientrare al più presto la protesta degli autotrasportatori,  avverte il presidente del Consiglio regionale, c’è  il rischio  di compromettere,la presenza dei prodotti italiani sui mercati esteri e i flussi di esportazioni che i mercati agroalimentari del Nordest hanno sinora garantito e consolidato, in particolare verso i paesi dell’Europa dell’Est, e fa appello al senso di responsabilità degli autotrasportatori perché rimuovano blocchi e presidi sulle strade, e invita il governo a cogliere le ragioni che stanno alla base della protesta.  Proprio oggi sono giunte importanti novità. Nel corso del Question Time, il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, ha assicurato che il decreto di ripartizione dei fondi a favore del settore autotrasporti, sarà firmato in tempi brevissimi. Nel decreto, ha sottolineato Passera, saranno garantite le risorse per la proroga degli incentivi degli autotrasportatori, per l’utilizzo delle vie del mare, un bonus di 30milioni di euro.