Cronaca

USA AUTO DELLA SCUOLA: PRESIDE LICENZIATA

Utilizzava l’auto dell’istituto scolastico per cui lavorava per scopi che nulla avevano a che fare con il lavoro. Sono queste le accuse per cui una dirigente scolastica di un istituto superiore di Mestre è stata riconosciuta colpevole e condannata a due anni e 8 mesi. La donna, secondo quanto ricostruito dalla procura veneziana, si sarebbe macchiata di peculato dal 2007 al 2009, periodo in cui diresse l’istituto della terraferma.

Utilizzava l’auto dell’istituto scolastico per cui lavorava per scopi che nulla avevano a che fare con il lavoro. Sono queste le accuse per cui una dirigente scolastica di un istituto superiore di Mestre è stata riconosciuta colpevole e condannata a due anni e 8 mesi. La donna, secondo quanto ricostruito dalla procura veneziana, si sarebbe macchiata di peculato dal 2007 al 2009, periodo in cui diresse l’istituto della terraferma. La scuola infatti aveva a disposizione un auto, con la quale trasportare materiali e potersi muovere da una succursale ad un’altra, ma secondo l’accusa la preside ne avrebbe fatto anche un utilizzo privato, per esempio come mezzo di trasporto personale. A dare avvio alla vicenda una segnalazione anonima. Gli accertamenti hanno portato anche ad utilizzare un gps, apparecchiatura elettronica in grado di tracciare tutti gli spostamenti della macchina. E le prove avrebbero convinto la procura della veridicità della soffiata, tanto che la donna oltre ad essere stata condannata ha perso il posto di lavoro, affidato ora ad un nuovo professore.
L’ex preside si è giustificata raccontando che gli orari di lavoro pesanti la costringevano a fare rientro a casa con il mezzo e ora è pronta a fare appello.

L'autore

Redazione