Cronaca

Venezia: I privati dicono No ai 26 punti di Ca Farsetti

Scritto da Redazione

Chiedono urgentemente un tavolo tecnico e rispediscono al mittente il documento redatto da Cà Farsetti. È un fronte compatto quello degli autisti privati Veneziani, che mettono da parte gli antichi screzi, di fronte ad un cambiamento, che ritengono, finirà con il penalizzarli tutti.

Chiedono urgentemente un tavolo tecnico e rispediscono al mittente il documento redatto da Cà Farsetti. È un fronte compatto quello degli autisti privati Veneziani, che mettono da parte gli antichi screzi, di fronte ad un cambiamento, che ritengono, finirà con il penalizzarli tutti.

Le ordinanze per la sicurezza del traffico non piacciono a motoscafisti, trasportatori e gondolieri che chiedono al Comune di sospendere i provvedimenti (in parte già divenuti divieti) e di convocare un tavolo con gli addetti del settore.

Secondo i privati i 26 punti indicati nella riforma del trasporto acqueo sarebbero inutili perché le norme vigenti bastano e avanzano, basterebbe farle rispettare. Aggiungere nuovi divieti altro non comporterebbe se non limitare il diritto al lavoro degli operatori.

A comunicare il rifiuto una lettera recapitata al Comune e firmata dai rappresentanti di Ance, Apindustria, Bancali, Cna, Confartiginato, Ascom, Serenissima taxi, Consorzio Vwt, Lepanto, Consorzio motoscafi servizio pubblico, Veneziana motoscafi, e Consorzio motoscafi Venezia.

Nel dettaglio poi ognuna delle categorie protesta per motivi diversi, c’è chi ritiene ingiusto l’aumento del limite di velocità, chi ritiene penalizzante le fasce orarie di transito e chi ancora si chiede perché il moto ondoso non sia stato inserito nelle priorità. Ma di fatto i 26 punti elaborati dal comune per ora sono riusciti, seppur per motivi diversi, a scontentare tutti.

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