Avrebbe preteso minigonne, camicette aderenti e addirittura si sarebbe espresso sulla biancheria intima da indossare: preferibilmente perizoma.
Così la neo assunzione di una segretaria è finita sul tavolo dell’ufficio denunce della Questura Padovana.
Lei 20anni lui imprenditore 56enne. Fra i due, stando al racconto della ragazza le cose sarebbero state subito messe in chiaro “non puoi venire a lavorare vestita come mia figlia” avrebbe detto il datore di lavoro. Non un esortazione, ma un vero e proprio dictat tanto che l’uomo un giorno avrebbe l’avrebbe addirittura accompagnata a fare shopping per cercare qualcosa di adeguato da indossare.
Abiti succinti graditi insomma, ma le cose si sarebbero spinte oltre. Secondo quanto denunciato dalla ragazza infatti l’uomo l’avrebbe addirittura invitata a passare una giornata nella casa con piscina di amici con l’unico obiettivo di vederla sfilare in bikini.
Dopo una settimana dall’assunzione la ragazza ha denunciato la situazione in questura facendo così partire le indagini. L’appartamento e l’ufficio dell’imprenditore sono stati perquisiti, mentre telefoni cellulare e computer sono finiti sotto sequestro.
È stato inoltre acquisito l’elenco con i nomi di tutte le stagiste, che prossimamente saranno interrogate dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta.
